OFF THE WHITEBOARD AND INTO THE REAL WORLD: THE INNOVATION GYMNASIUM

"IF THINGS SEEM UNDER CONTROL, YOU ARE JUST NOT GOING FAST ENOUGH" Mario Andretti

The Person who says it cannot be done not interrupt the person who is doing it" - Chinese Proverb

giovedì 4 novembre 2010

IAB Forum e l'assenza delle startup

Leggo del successo, in termini di presenze e qualità dei relatori, dell'edizione dello IAB Forum. Unica nota negativa, come riportato nell'articolo che allego http://bit.ly/bXgZXM , l'assenza delle startup.
Vecchio vizio italiano. Impariamo a copiare bene ma ci dimentichiamo spesso i dettagli che fanno poi la differenza. Sabato scorso ho partecipato all'evento organizzato a Berkeley - The Berkeley Digital Media Conference - aperto dallo stesso Chris Anderson presente a Milano e, come sempre capita da queste parti, c'è stato uno spazio previsto per i pitches, cioè 5 minuti per ogni nuova startup. Un momento di gloria per i neo imprenditori e di apprendimento e valutazione per chi in sala magari vuole lanciarsi nel mondo dell'imprenditoria. Presenti, "sempre", Venture Capitalists con i loro radar accesi. Due dei tre ingredienti che hanno fatto il successo del modello nella Silicon Valley (spirito imprenditoriale e VC/Business Angels- il terzo è un forte legame con università eccellenti presenti nell'area) trovano un loro spazio anche in eventi come quello di Berkeley. In Italia dovremo aspettare ancora un pò prima di veder accesi, con convinzione, i riflettori sulle Startup. Lo IAB docet!

giovedì 21 ottobre 2010

The American Dream

Bell'articolo sul TIME che descrive i problemi che affliggono gli USA oggi ed alcune ricette per cercare di rivitalizzare il sogno americano che sembra essersi appannato.
E' una lettura utile anche per il nostro Paese. Viviamo tempi difficili ed il futuro forse non è mai stato così buio ma, e questo è il punto centrale dell' articolo, bisogna avere la consapevolezza che solo attraverso una migliore istruzione e formazione, incentivi all'innovazione ed  investimenti in infrastrutture, si potrà uscire dal tunnel  creando ricchezza ed occupazione nei paesi occidentali.
La famosa frase "the american dream"  fu coniata durante la grande depressione nel 1931 dallo storico James Truslow Adams.

sabato 16 ottobre 2010

Blade Runner!

Film che parla di un futuro buio e difficile dove, però, passione, speranza ed amore emergono come ancore di salvezza! Bel film, grandi musiche di Vangelis. Da rivedere!

venerdì 15 ottobre 2010

Talento, tecnologia, tolleranza

La formula è di Richard Florida nel suo ormai famoso The Rise of Creative Class. Soffermandomi sull'ultimo termine, tolleranza, oggi ho avuto un'ulteriore conferma di cosa si possa fare per generare "tolleranza", ed ancora una volta il miglior laboratorio è la scuola.
Pomeriggio alla North Davis School per l'International Potluck Dinner con tutte le famiglie dei bimbi. Occasione per conoscersi, imparare l'uno dall'altro preparando, ognuno, un piatto tipico della propria nazione e portando fotografie, abiti tradizionali, manufatti caratteristici del proprio paese.
I numeri della scuola, ricordati dal Preside, raccontano una storia interessante e caratteristica della California. Su oltre 550 bimbi, 190 parlano un'altra lingua oltre all'inglese, naturalmente.
La tolleranza nasce dalla conoscenza dell'altro. Semplice, no? Qualcuno ha fatto esperienze analoghe in Italia? Il dibattito attuale su come incentivare la nostra capacità, come Paese, di innovare, dimentica forse un passaggio fondamentale. E' dal confronto, dalla diversità che nasce spesso la scintilla  che fa poi nascere e crescere startup di successo. Iniziamo dalle nostre scuole e rigettiamo ogni tentativo di emarginazione del "diverso". Cosi, sembra, facciano qui nella calda ed accogliente California.


giovedì 14 ottobre 2010

Startup crescono grazie al valore del team. La disoccupazione non esiste nella Silicon Valley

E' un articolo che ti "mette" le ali. Quello che sta accadendo nella Silicon Valley - e che è già accaduto alla fine degli anni '90, quelli del famoso sboom della DoT economy - dimostra come le competenze riducano il rischio di un alto tasso di disoccupazione. Da far leggere a Tremonti! La cultura non è un passatempo. Se oggi la Silicon Valley cresce ed è un fiorire di Startup - posso confermare personalmente ogni volta che partecipo ad un incontro organizzato dallo SVASE ( http://www.svase.org/) -   è grazie a tre ingredienti, come riportato nell'articolo:
  • A GOOD IDEA
  • MARKET TRACTION ed ancora più importante...
  • AWESOME TEAM.
In altri termini, un team competente, istruito, colto, in grado di trasferire  le idee al mercato, di dare sostanza alla creatività iniziale attraverso quella fase così ben descritta dalla  parola inglese "execution".
Come dire, grandi opportunità proprio nei momenti che sembrano più difficili!

martedì 12 ottobre 2010

Le città più innovative...e la nostra assenza costante dalle classifiche

Leggevo l'articolo e mi aspettavo il primo accenno a qualche eccellenza nazionale. Che diavolo,mi son detto, abbiamo avuto il Rinascimento in Italia, avremo veramente dilapidato tutto il nostro tesoro?? Ma niente! Arrivato alla fine dell'articolo eccole!, finalmente le nostre due "perle" : Roma e Milano. Bene, mi son detto, con un pò di pazienza lo vedi che  c'erano? Colpo di scena: Roma e Milano citate ma solo perchè fuori dalle prime venti città del mondo per innovazione, sostenibilità e tecnologia!
Scopri poi che dietro tanti progetti a Stoccolma, Seoul, Parigi ci sono nostri architetti e chissà quanti altri italiani tra ingegneri, designers, muratori,... Basta avere un progetto, una visione per il futuro di una città, di una nazione. E' esattamente quello che oggi manca in Italia. UNA VISIONE PER IL FUTURO. Senza, rischi solo di muoverti...rimanendo fermo, nella migliore delle ipotesi...
Articolo dal leggere...
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-12/luoghi-innovativi-visitare-stoccolma-151503.shtml?uuid=AYj73IZC&fromSearch

venerdì 8 ottobre 2010

Arrivederci Italia. No way at Home

Il Time si dedica lal futuro del nostro paese e lo fa descrivendo un quadro per i nostri giovani che lascia poco spazio a bagliori di ottimismo. Siamo una GERONTOCRAZIA! ed ascoltiamo invece annunci trionfalistici. 

domenica 26 settembre 2010

Gianni Riotta sulle sfide che abbiamo davanti

Bell'articolo di Riotta. Abbiamo davanti sfide gigantesche. Gli USA rantolano e gli economisti della Casa Bianca, come dice Riotta, non hanno ancora scritto un'appendice convincente sul Samuelson (mitico libro di economia).
Da noi il tema" principale " è la riforma della Giustizia (leggi l'agenda del PDL raccontata dal ministro della Giustizia). Avanti così verso il baratro...
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-26/riforme-oggi-contro-odio-080334.shtml?uuid=AYmhDnTC

sabato 25 settembre 2010

Fare una presentazione a bimbi di 8 anni!

Vi è mai capitato di essere invitati dalla maestra dei vostri figli a raccontare in classe da dove venite, cosa fate, cosa pensate? Qui - in California - sembra che sia la prassi. Ritengono che possa essere un momento di arricchimento per i bimbi e, forse, anche per gli adulti. Bene. E' successo anche alla mia famiglia. Invitati dalla maestra della mia piccola (8 anni, 3th grade come dicono qui), abbiamo pensato - mia moglie, le mie piccole ed il sottoscritto - di preparare una breve presentazione sulla nostra nazione. Ed eccoci al gran giorno: effetti speciali (grazie a google earth) e tanta fantasia (si è visto il contributo delle mie piccole). Un piccolo gioiello e  tanti minuti fitti di domande da parte dei bimbi. Mi ha colpito questo aspetto. Hanno un approccio crtitico  Ascoltano e fanno domande, tante domande! In una mi hanno messo in difficoltà. Sentite un pò: arrivo e racconto che Genova - una delle tante tappe del nostro viaggio che è partito dalla Sicilia - è una città importante per gli Americani perchè ha dato i natali a Cristoforo Colombo che, come tutti sanno (?), ha scoperto l'America. Un bimbo alza la mano e mi dice " ma non sono arrivati per prima i vichinghi?". Pausa! Deglutisco e dico , si, certo ma si sono fermati a Nord, molto a Nord mentre Colombo ed i suoi successori hanno esplorato tante aree del paese". Il bimbo mi guarda e dice .." allora possiamo dire che l'hanno scoperta in due l'america.. (forse più per farmi contento che per reale convinzione). Ma ci pensate? Un bimbo di 8 anni che non solo era a conoscenza di un fatto importante della storia ma che senza timore alcuno alza la mano ed espone il suo dubbio. Questo è il tipo d'insegnamento che qui instillano. " dubitate, domandate, riflettete, non accettate im modo passivo ciò che vi dicono,...usate la vostra testa!.
Bella lezione...per il sottoscritto!
Preparatevi bene se dovete fare una presentazione a bimbi di 8 anni. Molto più impegnativa che davanti a stanchi e pigri dirigenti d'azienda. Credetemi....
P.S. la scuola è la North Davis Elementary School

venerdì 17 settembre 2010

Il progetto per futuro di un paese che ha una visione.

L'annuncio del programma STEM (science, technology, engineeering and math)  di Obama.
Uno sguardo al futuro in un momento difficile per l'economia.

http://www.youtube.com/watch?v=E5mbeC9fMWg

Picnic alla North Davis Elementary School

Perchè mi emoziono in queste occasioni? Perchè sento un'energia ed una voglia di partecipare a cui non sono abituato. In queste occasioni ti domandi, perchè? Perchè non abbiamo anche noi italiani questa forza? Non voglio generalizzare e certo gli USA sono un paese difficile e complesso ed affermare che “qui” tutto sia bello e splendidio sarebbe un grosso errore. Ho visto personalmente in giro per San Francisco o Okland o San Diego tanti homeless ma, e questo è il punto, è una nazione che si emoziona, che piange. Ma noi, ci emozioniamo ancora? Ieri al picnic della scuola pensato per raccogliere fondi – qui in fundraising è una cosa seria – ho visto la forza di questo paese, un suo tratto distintivo: sa emozionarsi!! A metà della festa ecco arrivare la banda della locale università (UC DAVIS). Che spettacolo! Ragazzi poco più che ventenni che hanno dato spettacolo, coinvolgente e coinvolgenti. E nelle nostre università? Si studia e basta! Niente distrazioni, testa bassa e pedalare...verso dove? Noi Italiani dovremmo, quando ci divertiamo in giro per il mondo, osservare e pensare a cosa o come importare quello che di bello ed utile vediamo in giro. Un po' come i giapponesi trent'anni fa con le tecnologie. Il nostro è un paese chiuso in se stesso, spinto verso il baratro della separazione secessionista e della caccia al diverso (in questi giorni la Francia e la nostra Italia ci stanno ricordando quanto attuale sia il tema). Siamo arroganti e poco ambiziosi! Crediamo che il mondo debba continuare a riconoscerci il “merito” di aver dato i natali a Michelangelo e Leonardo. Andate fuori, o italiani, dai vostri confini e vi accorgerete che il mondo corre e che se continueremo a tagliare sulla qualità e quantità delle risorse per le nostre scuole, avremo perso l'ultima remota speranza di “sopravvivenza” delle generaizoni italiche future. Tagliate le provincie! Cavolo! Ma come si fa a lasciare in piedi una struttua inutile come quella delle provincie e non pensare di destinare risorse derivanti dal taglio alla scuola! Ma che razza di Paese siamo? Ma noi italiani cosa abbiamo nella testa? La scelta non dovrebbe neanche porsi. Taglia le provincie e dai risorse alla scuola. Qui a Davis – si lo so, è un campione piccolo ma al diavolo la statistica! - ogni classe elementare ha 6 PC, sei Dell nuovi funzionanti e dotati di cuffie che le insegnati usano nella loro attività didattica. E c'è “anche” la sala PC comune per la scuola: quando le mie figlie me lo hanno detto stentavo a crederci. Più di 30 PC con software didattici caricati sopra. Come competere? Si, certo noi facciamo più matematica – quando ci sono insegnanti in classe e non 3, 4 supplenti all'anno che si alternano dopo essere arrivate dopo un mese dallo squillo della prima campanella in attesa delle assegnazioni; si, certo noi conosciamo la Divina Commedia ed il Latino ma...ho la sensazione che i nostri figli stiano perdendo il”treno” nell'indifferenza totale. Siamo un popolo che ha sempre pensato al “particulare”, l'Italia dei mille campanili. Che sarà mai il resto del mondo? Un posto dove passare qualche giorno in vacanza.
Diceva Edorado Bennato..” così non va Veronica!!”. Così non va Italia!

lunedì 13 settembre 2010

Interessante articolo di Wadhwa sui cluster tecnologici

Mi ha colpito un passaggio che qui riporto:
Unlike in the U.S., where they are called geeks and nerds, in Russia engineers and scientists are often considered national heroes. And Russian parents still encourage their children to study mathematics and science

Per me che vado in giro per la Silicon Valley questa frase è un pugno nello stomaco. Mi spiego meglio: la mia percezione è che qui ingegneri e tecnici siano l'ossatura di questa parte del mondo. Il confronto con l'Italia è sconfortante. Fabrizio Capobianco qualche giorno fa al nostro consolato a SF ha sottolineato lo stato di "paria" dei nostri ingegneri tantè che ha introdotto un nuovo,ed interessante, termine per descriverli: "design SW" (se ben ricordo la parola :-) ).
Se adesso nella percezione di Wadwha negli USA, rispetto alla Russia, i design SW sono dei "paria", come direbbe qualcuno, "non ci resta che piangere"!
Da leggere articolo e report:
Can Russia Build A Silicon Valley?
http://techcrunch.com/2010/09/12/can-russia-build-a-silicon-valley/

domenica 12 settembre 2010

Ratatouille


Spesso si trovano spunti di riflessione dove meno ce li si aspetta. Guardando ieri sera Ratatouille mi sono accorto che il film è ricco di spunti di riflessione.
Eccone un "assaggio" :
Anton Ego: The world is often unkind to new talents, new creations. The New needs friends!... ed ancora ...Do you know what I'm craving? A little..Perspective. I would like some fresh, clear, well-seasoned perspective. Can you suggest a good wine to go with that?
Remi (il topolino): Change is nature.The part that we can influence. And it starts when we decide.
...where are you going? With Luck, Forward!!

giovedì 9 settembre 2010

Progettare le città pensando all'ambiente

Lavorando in questo momento sulle cleantechnology e sui SW a supporto del carbon management footprint mi sono imbattuto in questo bellissimo video che merita di essere visto e rivisto.

Cosa dicevo qualche ora fa? Technology matters? Leggete l'articolo.

Leggi il link che ha segnalato Sergio Paganelli su twitter.
" Nokia and RIM don't have the SW competency to keep up (Google e Apple).
Parole sante, ne sanno qualcosa gli operatori mobili...

mercoledì 8 settembre 2010

Technology matters!

Eh, si! A chi si chiede stupito perchè oggi non si faccia altro che aspettare l'annuncio di Google sulle prossime mosse probabilmente nella musica e nella TV o si discuta chi tra Apple, Google ed Amazon vincerà la battaglia per catturare la nostra attenzione e quindi il mercato della pubblicità, la risposta è: il dominio della tecnologia.
Si tratta di aziende che hanno fatto della tecnologia il loro mantra! Controllano ed hanno piena conoscenza delle tecnologie. Esattamente l'opposto di ciò che accade da noi in Italia dove se "sai" di tecnologia tutti storcono il naso! Meglio una bella laurea in mktg, tante belle slide e poi i " casini" lasciamoli ai cantinari!
Il mondo è cambiato e tra 5 anni i manager generalisti che non sapranno cosa è un browser o i principi base del cloud saranno semplicemente " vecchi".
Sto leggendo uno splendido libro " The new polymath" ( Vinnie Mirchandani ) acquistato su Amazon. Ebbene la definizione di "polymath", cito testualmente, è : the greek word for Renaissance Man, is one who excels in many disciplines". Definizione quanto mai attuale.
Oggi devi dominare - o quanto meno conoscere - molto di più di quanto il tuo "titolo" di studio o la tua job description ti impongano.
Tanta utile tecnologia, condita con una buona conoscenza del mercato in cui operi e con una spruzzata di cultura generale (economia, finanza, perchè no! poesia).
Buono studio allora. Ed aspettiamo l'ultimo annuncio di Google!

venerdì 27 agosto 2010

PIZZA E SOFTWARE

Sono stato ad uno dei tanti meeting nella Valley su un tema molto caldo: il cloud computing ed il rischio di derive proprietarie e da qui l'oggetto dell'incontro per discutere e conoscere una soluzione "open" (OPENSTACK) spinta anche dalla NASA.
In queste occasioni mi sento come un inviato di un giornale italiano ( i miei modelli sono Riotta - palermitano come me con anni alle spalle negli USA - e Calabresi - grande scrittore così come Riotta. VAbbe! a parte la digressione. Mi sono trovato al centro di un centinaio di giovani e meno giovani con il "classico" aspetto dello sviluppatore SW, tutto righe di codice e, appunto, pizza.
Tutti rigorosamente in T-Shirt (con scritte del tipo APACHE, O Really group,...).
Nel corso delle presentazioni, delle discussioni c'era sempre una parola ricorrente che spiega, a chi si chiede perchè uno dovrebbe spendere il proprio tempo libero e le notti e scrivere o debuggare SW senza guadagnarci nulla, il principio ispiratore dell'open source: EXCITEMENT.
I was looking something exciting,... I was excited about that!..
Bellissimo!! Anche la pizza non male (tanta cipolla e mangiata al volo con un bicchiere di pepsi in mano!).

lunedì 16 agosto 2010

Perchè puntare sulle startups e non sulla Fiat!

Ho appena finito di leggere un articolo di Wadhwa su techcrunch e sono rimasto senza parole. I dati che l'autore riporta, sebbene riguardino gli USA non lasciano la men che minima ombra di dubbio che le startups dal 1977 sono state il polmome per l'occupazione USA.
"...From 1977 to 2005, existing companies were net job destroyers, losing 1 million net jobs per year. In contrast, new businesses in their first year added an average of 3 million jobs annually."

Quali politiche in Italia per incentivare l'imprenditoria? Perchè non insegnare il "mestiere" dell'imprenditore a scuola? Ad un meeting dello SVASE un Venture Capitalist ha detto che organizzano corsi estivi per i ragazzi delle High School.
Al mio rientro in Italia credo di voler approfondire il tema.
Sarebbe utile convincere i nostri figli che il posto fisso presso una grande azienda è ormai retaggio del passato, meglio preparaci la futuro!

venerdì 13 agosto 2010

Furto di ricette mediche

Oggi mentre rientravo a casa si è avvicinata una signora che, dopo essersi presentata, mi ha informato che c'erano stati furti in casa a Davis e mi ha dato un foglio preparato dalla polizia locale con la descrizione delle zone colpite. Mi ha colpito che tra gli oggetti rubati, in testa - sentite un pò - c'erano le prescription medication, cioè le ricette mediche.
Negli USA avere delle medicine è quasi impossibile. Una nota grigia per una nazione che ha fatto sognare, e continua a farlo, milioni di persone ansiose di vivere il sogno americano

giovedì 12 agosto 2010

Visita a Santa Clara al museo di Intel


Avevo in programma un meeting con la comunità degli sviluppatori Android a Santa Clara ed avendo un pò di tempo a disposizione perchè non passarlo al museo di Intel? Ottima scelta. Un tuffo nel passato. Bella esperienza leggere di come Noyce e Moore abbiano contribuito al nostro presente tecnologico. Bella iniziativa quella di creare un piccolo ma ben organizzato museo nel cuore del quartier generale di Intel. Perchè non seguire questo esempio anche in Italia?

sabato 7 agosto 2010

Fallire nella Silicon Valley

La settimana scorsa ho partecipato ad un evento del Vlab a Stanford. Grandi ospiti ( Mayer di Google, Brown di Ideo,...)
Mi ha colpito l'intervento di Randy Comisar (Kleiner Perkins)
Ha rimarcato il concetto di Success and Failure nei progetti di innovazione.
Incredibile quante volte abbia fallito e come alla fine sia un uomo di successo.
Ecco il segreto della Silicon Valley. Fallire non è un peccato di cui vergognarsi, anzi!! Meditate italiani, meditate...
Sempre Randy su Steve Jobs:

Jobs? Bravo, ma attenzione, rappresenta un modo “vecchio" di fare innovazione. Oggi bisogna ascoltare cosa dicono i clienti. Apple non ha clienti, ha fans !!
Alcune domande che ha fatto in risposta a domande su progetti/startup:
ci sono prodotti simili sul mercato?
Quale strategia per differenziarsi? Prezzo? Qualità?
Aziende con cui competere?

giovedì 29 luglio 2010

Impressioni dopo le mie prime tre settimane di lavoro

Provi una sensazione strana quando leggi sul cartello della Freeway Palo Alto, Stanford, Mountain View... nomi che hai letto tante volte e adesso mi ci trovo fisicamente dentro! Lo scorso 27 luglio dopo aver passato la mattina partecipando ad un incontro dello SVASE sull'Intellectual Property eccomi a Stanford ad ascoltare Marissa Mayer e Tim Brown ad un evento del Vlab.
Puoi aver letto tanto su innovazione, startup, Ventur capitalist ma è ovviamente diverso viverle le esperienze.
Mi ritrovo a parlare con giovani e meno giovani delle loro esperienze, spesso fallimenti seguiti da successi od altri fallimenti. Sempre sorridenti ed interessati ad ascoltare da dove vieni, cosa ci fai qui ( sembra che non siano tanti gli italiani in giro da queste parti ma forse è perchè siamo a fine luglio ed agosto è alle porte).
Le impressioni sono sempre le stesse: tutti cercano il confronto ed ascoltano con interesse. Il capitale sociale qui non è roba da sociologi ma una leva di business.

domenica 20 giugno 2010

viaggio in america

RISPETTO: è la parola che mi viene in mente in questi giorni di visita americana. Rispetto per questo popolo. Ammiro la loro serenità, apertura e semplicità. Ad ogni incontro il loro modo di porsi riassunto nella frase " how are you" è disarmante.
Hanno un amore profondo per la loro terra che noi italiani non riusciamo neanche a concepire senon in occasione dei soliti mondiali di calcio per poi rimetterlo in soffitta per i quattro anni successivi.
Visitando il sequoia park, lo zion park abbiamo incontrato gente semplice e forte (si vede). I luoghi trasmettono, con la loro bellezza, una forza che immagino si trasferisca direttamente alle persone che vi abitano e lavorano.
Lo Zion park è un luogo di una bellezza straordinaria.
Canyon e colori pastello intensi ti riportano indietro nel tempo. Ti aspetti da un momento all'altro di vedere un Navajo sul suo destriero che ti segue in silenzio dall'alto e ti senti straniero in una terra antica e che incute rispetto.
La strada che dallo Zion ti porta al Bryce è un capolavoro: si arrampica in mezzo ai canyon. Che esperienza!!!

sabato 15 maggio 2010

Social Media Tour 2010

Le mie impressioni sull'evento sono estremamente positive. Con un approccio inusuale - almeno per me e la mia esperienza passata - mi sono subito trovato catalputato in un gioco che mi ha obbligato a "partecipare" (ehe,ehe... molto 2.0 potrebbe aggiungere qualcuno) attivamente.
Quattro gruppi (shark, penguins,pellican e non ricordo!), impegnati nel trovare un'idea di business da spingere attraverso i social media.
Un'esperienza divertente e coinvolgente.