OFF THE WHITEBOARD AND INTO THE REAL WORLD: THE INNOVATION GYMNASIUM

"IF THINGS SEEM UNDER CONTROL, YOU ARE JUST NOT GOING FAST ENOUGH" Mario Andretti

The Person who says it cannot be done not interrupt the person who is doing it" - Chinese Proverb

giovedì 27 dicembre 2012

M&A is the new R&D

Post interessante sul ruolo della startup nel processo di innovazione degli incumbent.
Chiaramente il contesto è quello statunitense. In Italia, al massimo, i grandi player - ad esempio le varie Telecom e Vodafone - fanno finta di supportare le startup continuando ad affondare nel loro core business.

“The startups are small, they are fast-moving, they are focused on one problem, and they’re going to solve that problem very well.”
Incumbent e startup


lunedì 22 ottobre 2012

It’s Time to Kill Your Comfort Zone!

L'immagine è bella!
La consapevolezza di vivere in un periodo di crisi "duratura" richiede  - come dice l'articolo che riporto - di uccidere (uscire) dalla propria Comfort Zone.

http://www.youtern.com/thesavvyintern/index.php/2012/10/18/its-time-to-kill-your-comfort-zone/


Ognuno di noi può scegliere la direzione ma, certamente, dovrà lasciare il proprio approdo sicuro.
Buon vento!


lunedì 15 ottobre 2012

Raspberry Pi - atoms vs bits

Chi ha superato i 40 anni è cresciuto nei primi anni 80' discutendo animatamente se fosse migliore il commodore 64 o lo spectrum ( http://www.c64vsspectrum.com/ ).
Molti hanno imparato i rudimenti della programmazione ( BASIC) grazie a queste due macchine le cui prestazioni fanno oggi sorridere.

"Fast forward" nel 2012 ed eccoci proiettati nel mondo degli smartphones, dei tablet e dell'internet delle cose.
Sebbene ci sia così tanta tecnologia intorno a noi, la nostra capacità di viverla consapevolmente diminuisce in modo quasi proporzionale al tasso di diffusione della stessa (una sorta di Legge di Moore in cui la nostra "ignoranza" cresce secondo una data potenza con la diffusione della tecnologia stessa).

In questo quadro il lancio del Raspberry PI - un Single Board Computer - apre nuove e straordinarie opportunità. Cosa è il Raspberry? L'idea di base è la realizzazione di un dispositivo economico, concepito per stimolare l'insegnamento di base dell'informatica. Uno strumento programmabile e in linea con quel crescente movimento dei Makers ( The new industrial revolution ) che vogliono  democratizzare la tecnologia.



TC: Isn’t it a bit of a paradox that we’re surrounded by so much technology and yet engineering skills are declining? 
....These are appliances; your phone is an appliance, your tablet generally is an appliance. I am a little sceptical about tablets generally in education because they’re appliances – they’re devices for consuming, not devices for producing. Producing is where the value is, producing is where the fun is.

domenica 14 ottobre 2012

Lista di " perchè" i progetti di innovazione falliscono nelle grandi aziende

L'articolo - "56 Reasons Why Most Corporate Innovation Initiatives Fai"  riporta una lista di cause per cui le iniziative, i progetti - o meglio i propositi - di innovazione falliscono nelle grandi aziende.

http://www.huffingtonpost.com/mitch-ditkoff/post_3992_b_1960239.html


I mie preferiti:
  1. "Innovation" framed as an initiative, not the normal way of doing business
  2. CEO does not fully embrace the effort
  3. Lack of trust
  4. Risk aversion
  5. Overemphasis on cost cutting or incremental improvement
  6. Not enough pilot programs in motion
  7. Senior Team not walking the talk
ed infine "Innovation initiative perceived as just another "flavor of the month"

domenica 7 ottobre 2012

Innovazione e cultura del top management nelle grandi aziende

La mia idea  è la seguente:

L'innovazione nelle grandi aziende fallisce a causa della cultura dominante al loro interno condizionata dal percorso di crescita del top management

Dato che la cultura è determinata, in prima istanza, dai comportamenti e dal vissuto dei componenti del management board- dal percorso lavorativo dei manager che  dovrebbero favorire percorsi di innovazione nelle loro aziende -  fino a quando le loro carriere seguiranno un percorso tradizionale fatto di evoluzioni lineari, vedremo poca innovazione.

Diceva Ray Stata - fondatore e chairman di Analog Devices - un gigante da 2 miliardi di fatturato di dollari nel  settore dei semiconduttori:
The limits to innovation in large organizations have nothing to do with creativity and  nothing to do with technology. They have everything to do with management capability.

In altri termini: il top mamagement  non capisce come l'innovazione si dispiega.

Molti di loro hanno raggiunto la loro posizione organizzativa grazie ad operazioni di cost cutting e gestione delle operations (che in altri termini significa "far bene il proprio lavoro" - attività importantissima, intendiamoci, e quella che io chiamo "exploitation" ), meglio ancora se con passaggi di carriera nel Finance (quanti ex CFO hanno poi ricoperto la carica di CEO?? ).
Qundi quanti di loro sono "familiari" con concetti quali sperimentazione, tolleranza del rischio, apertura verso il mondo dei fornitori e dei clienti secondo paradigmi quali quello dell'open innovation?
Sicuramente invitati a convegni o convention diranno che la necessità di creare una cultura dell'innovazione è al centro della loro agenda ma tornati nei loro uffici saranno assorbiti dal vortice dei "Quarterly Projections".

Non riconoscono che l'innovazione è molto di più di un'attività: è la capacità di attivare risorse, funding, incoraggiamento verso i loro team e, soprattutto, persistenza e commitment da parte  di chi ha posizioni di rilievo all'interno dell'azienda.

Oggi, probabilmente, avere un percorso di carriera lineare - all'interno solo di grandi aziende ( splendide fabbriche di power point ) - non è il miglior modo per sviluppare sensibilità ed attenzione ai temi dell'innovazione.
Insomma, per cambiare il DNA delle grandi aziende, bisogna cambiare le sequenze di basi azotate  ( Manager)











giovedì 4 ottobre 2012

Why startups die

Un distillato di saggezza su un tema attuale: le startups  ed il fallimento.
L'autore dell'articolo -  Andrew Montaletti, co-founder e CTO Parse.ly   - rimanda  ad un tema importante: la tenuta psicologica del team o, in termini più tecnici, al concetto di RESILIENZA

Startups are unknown battlefields full of landmines. Studying failures is, in many ways, a positive instruction. It’s a map of the landmines. As for concrete advice, I can offer this one suggestion: Be persistent.
 e ancora:
In other words, to survive, you must continue moving forward. I don’t think startups win because they have smarter staff, better ideas, or a clearer understanding of market trends. Surely, those things help, but they aren’t the main thing.

The way to win is to keep playing.
Post Scriptum:
Eric Ries has recently become fond of saying, "Entrepreneurship is not cool, it's not sexy and it's totally uncomfortable. It's boring and grueling, and that part is never part of the movie."

Un esempio di "visione": Steve Jobs nel 1983

Innovare significa immaginare mondi ed esperienze che altri non vedono.
Nel 1983 un giovanissimo Steve Jobs  - che strano pensare che non ci sia più - racconta ad uno sparuto gruppo di discenti ad uno sconosciuto convegno la sua "visione" del futuro.
Ed è straordinario, su un vecchia cassetta  - si proprio del tipo che usavamo per registrare canzoni catturate alla radio o da lenti 33 giri - la voce di Jobs descrivere un futuro che oggi è semplicemente realtà.


This talks shows us just how incredibly ahead of his time he was...., here are a few of the highlights – and remember – he is speaking in 1983. To put that in context, the Macintosh had not yet been introduced, Apple still thought the Lisa was going to be a hit, and the IBM PC was the second most popular personal computer behind the Apple II series.
ed ancora ...
 Now, Apple strategy is really simple. What we want to do is put an incredibly great computer in a book that you can carry around with you that you can learn how to use in 20 minutes. We want to do it this decade. And we really want to do it with a radio link in it so that you don't have to hook up to anything to be in communication with all these larger databases and other computers.
Mi ricorda un iPad ... nel 1983

domenica 30 settembre 2012

Imprenditorialità/startup e big companies

E' un gran parlare in questo momento di Startups qui in Italia.
Convegni, eventi, meetups, ministri, gruppi su Facebook, università che lanciano - a pagamento - corsi su come creare una statups.
Siamo italiani con una naturale predisposizione a semplificare ed adottare velocemente, troppo, modelli nati sulle sponde californiane o atlantiche.

Un tema ancora ai margini è quello che cerca di indagare in che modo  i tratti significativi della cultura imprenditoriale possano "contaminare" aziende strutturate.

Un tema che rimanda al concetto di Organizational Ambidexterity, ovvero la competenza di un'impresa di perseguire - allo stesso tempo - lo sfruttamento dei propri asset, e  quella di guardare al futuro esplorando nuove opportunità.

 
L'articolo che segnalo riporta alcuni spunti interessanti.

Building corporate entrepreneurship is a hard work

Alcuni passaggi:
  Create the right environment. Just identifying talent isn't enough. Companies must create the environment to foster it. The most successful entrepreneurial environments:
  • Are open to risk taking. Encourage managers and employees to tolerate failure and accept change. This enhances a firm's capacity for breakthrough innovations.
  • Encourage trusting relationships. This creates a culture of trust among employees and managers. Having strong relationships in the workplace also encourages employees to take risks without the fear of losing their jobs.
  • Build skills and knowledge. Provide employees and managers with opportunities to learn and grow. Support new ideas and employee-driven initiatives.
  • Offer management support. When senior leaders don't walk the talk, no amount of entrepreneurial efforts made by employees or middle managers will work. Senior leadership's commitment to innovation, openness to change at all levels, and most importantly, delegation of appropriate authority to managers and employees to try new ideas sends a clear message to employees that the company is serious about creating an entrepreneurial environment.
  • Permit access to resources. Provide employees with resources, time, and material. Companies such as 3M and Google let employees spend 15% to 20% of their time working on side projects of their choice. Employees should know that they have resources available to embark on new and innovative projects.
  • Maintain a supportive organizational structure. Complex hierarchy and elaborate policies are designed to bring order, but they also constrain entrepreneurial activity. Simplify approval procedures, cut the red tape, and keep organizational flexibility.
  • Set realistic performance goals. Entrepreneurial undertakings, by their very definition, have unknown outcomes. Set realistic timelines and reliable performance measures for entrepreneurial initiatives. Design employee reward systems that accommodate failure, tolerate ambiguity, and keep the focus on long-term outcomes.
     

martedì 4 settembre 2012

Perchè l'innovazione non ha bisogno di brevetti

L'articolo di Vivek Wadhwa ( Why Apple needs to lose the Samsung Appeal ) - che ho avuto il piacere di ascoltare  quando mi trovavo in Silicon Valley -  indica alcuni spunti di reflessione importanti su come aziende considerate innovative, corrano il rischio  poi di cadere nella trappola dell'incumbent preoccupato di difendere lo status quo.



La recente causa legale Apple vs Samsung getta una luce sinistra proprio sulla stessa Apple che rischia di dimenticare  dove tutto è cominciato; da un giovane Steve Jobs in giro per i laboratori dello Xerox Palo Alto Research Center osservando e copiando invenzioni quali il mouse e la Graphical User Interface.

dIce V W. :
Let’s not forget that Apple also got its start by building on technology developed by others. The graphical user interface and mouse that the Macintosh popularized and the tablet computer were in different stages of development at institutions such as Stanford Research Institute and Xerox’s Palo Alto Research Center (PARC). Steve Jobs built on these innovations. If he was embroiled in lawsuits or had to pay hefty fees to patent trolls, the Macintosh computer, iPhone, iPad, and iPod would very likely not have existed.

domenica 2 settembre 2012

I vecchi, i giovani e la srl ad 1 euro

Lo spunto nasce da un bell'articolo di Rampini -  Grey Economy: la crisi combattuta dai 50enni - e dal gran parlare, qui in Italia, di startup e di incentivi a chi ha meno di 35 anni.

Siamo un paese bloccato, l'ascensore sociale che nei decenni passati faceva si che i figli avessero prospettive migliori dei loro padri non funziona più. Aspettative decrescenti per i giovani che spesso rinunciano a cercalo un lavoro...

Tutto vero. Giusto quindi lavorare per ridurre la disoccupazione - e quelle giovanile in particolare ormai stabilmente sopra il 35 % - e plaudo al governo per le iniziaitve che sta mettendo in cantiere.

Ce n'è una però che faccio fatica a capire. la srl ad 1 euro se hai meno di 35 anni!
Leggete cosa dice Lepido sul sole24ore -La srl ad 1 euro?

Avendo esperienza diretta di startup ed srl posso solo confermare il girone dantesco in cui si finisce quando avendo voglia di  seguire "la strada"  meno battura - citando Robert Frost :
due strade trovai nel bosco ed io scelsi quella meno battuta
- di fondare una startup,  ci si imbatte in notai, F24, commercialisti, iscrizione a registri ...

Ma perchè discriminare chi ha più di 35 anni?  Negli USA e in Germania si incomincia a capire il valore di chi ha esperienza e può contribuire a creare valore e ricchezza e , quindi, posti di lavoro.

Perchè se ho più di  35  anni devo sostenere maggiori costi e burocrazia? Tolgo opportunità a qualcuno?

Non sarà che l'dea dei 35 anni è stata partorita dal solito burocrate che non ha mai aperto una srl?

E per finire, perchè non ricordare che la stessa srl in Italia - se hai una startup - serve veramente a poco. Se solo ti avvicini ad una banca per un prestito anche attraverso un Confidi che garantisce per il 50/60 %  - dopo mesi di attesa in cui il tuo business plan dorme placido e tranquillo sulla scrivania di un bancario - ti dicono che sì, il business è interessante e che forse il prestito possono anche dartelo ma incomincia a pensare ad una bella fidejussione bancaria .
Ma allora non era meglio una  snc? Se devo garantire sempre e comunque con i mie beni ...elimino un pò di burocrazia e di costi.

" IT'S THE ITALY, STUPID"






lunedì 13 agosto 2012

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi

 Attuale come non mai...
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla".
A. Einstein 

domenica 22 luglio 2012

Cosa dice un nostro ex presidente del consiglio

Prodi: "l'innovazione tecnologica distrugge l'occupazione".
"Usciamo dall'idea, sbagliata, che la grande innovazione tecnologica che stiamo vivendo crei un saldo positivo di posti di lavoro: per qualche decina di migliaia di nuovi ingegneri e addetti ai servizi connessi, si distruggono milioni di occupati fra segretarie, impiegati o anche notai. E a breve toccherà a centina di migliaia di dipendenti di banche o assicurazioni. E per di più si creano fratture sociali, perché si elimina la classe media"

Dall'altra parte dell'oceano un presidente americano va a cena con i fondatori delle più innovative aziende americane per parlare di lavoro ed innovazione.
Sarà che tra i due ci sono circa 30 anni di differenza ma forse quando si dice che il nostro paese è vecchio, forse, la risposta  è tutta qui... da noi un ex presidente del consiglio si lancia in affermazioni superficiali.
Forse è la "solita" stampa che non ha capito, che ha ridotto un discorso più articolato, più complersso, forse... ma il dubbio nasce, eccome!

Certo che la tecnologia taglierà posti di lavoro, è sempre stato così, ma ai tagli seguiranno nuove opportunità, nuove aziende, nuovi lavori... è la storia.
Anche per chi ha 50 anni o più potranno esserci nuove opportunità se avrà la voglia e l'opportunità, questa data dal governo, da uno Stato che invece di gettare milioni di euro dalla finestra decida di investire seriamente nella formazione , controllandone la qualità, magari!

Non tutti dovranno essere sviluppatori di app o siti web....

Guardate questo articolo comparso su Tech Crunch : The Talent War
Parla della guerra per i talenti che in Silicon Valley e negli USA è ormai un fatto e che anche in Europa sta per diventare un'emergenza...grazie alle Startup che sono alla ricerca di sviluppatori o venditori da assumere...senza riuscire a trovarli!




mercoledì 11 gennaio 2012

Life Better Company: Hello world!

Lavorare al lancio della propria startup è una sfida che per complessità, fatica, impegno, tensione continua non ha eguali probabilmente.
Dopo mesi di duro lavoro, e tante notti, abbiamo lanciato la piattaforma iPizza.sultuocellulare.it
Tecnologie e mondo reale - quello delle pizzerie in questo momento - un matrimonio che, siamo sicuri, darà frutti soprattutto in tempi così difficili. Innovazione semplice, concreta e, soprattutto, utile.

Come si dice: "rimanete sintonizzati"!