OFF THE WHITEBOARD AND INTO THE REAL WORLD: THE INNOVATION GYMNASIUM

"IF THINGS SEEM UNDER CONTROL, YOU ARE JUST NOT GOING FAST ENOUGH" Mario Andretti

The Person who says it cannot be done not interrupt the person who is doing it" - Chinese Proverb

sabato 15 febbraio 2014

Politica ed Innovazione ovvero "nessun Piano Programmatico sopravviverà mai al primo contatto con la Realtà".

 Lo spunto parte dall'attualità:

  • tra poche ore partirà un nuovo governo sotto la guida di Matteo Renzi (la mia simpatia - nota - è ulteriormente aumentata da quando Renzi ha citato Robert Frost  nel suo celebre passaggio sulla "strada che non presi.");
  • la ragione profonda della rottura con il passato governo risiede nella necessità di cambiare velocità e di trovare  ed implementare "modi e modelli nuovi " per lanciare l'Italia verso un percorso di crescita e "ricchezza" (materiale e, aggiungo, umana, etica, sociale), recuperando slancio e abbandonando approcci conservativi e "sicuri" (almeno per chi oggi ha già acquisito rendite di posizione e gioca in difesa);
  • si parla da tempo di un nuovo approccio " del fare" in  contrapposizione con un vecchio modo di "fare" più orientato a produrre dichiarazione d'intenti (business plan??) per poi   dimenticare tali dichiarazioni nei cassetti senza un percorso di verifica di ciò che ci si aspettava e del perchè invece le cose siano andate diversamente.
Chi si occupa di innovazione, startup, business model e management, troverà - probabilmente - temi e parole  molto vicini alle letture dei casi ed  alle discussioni  che si leggono nei blog di  Steve Blank o Eric Ries e il suo Lean Startup movement e Scott D. Anthony:
  • modelli nuovi;
  • esplorazione  vs planning;
  • "cercare" piuttosto che pianificare a tavolino.
  • slancio e  rischio verso conservazione e sfruttamento delle posizioni e dei privilegi acquisiti.


Non è strano, in fondo,  quando si parla di innovazione.
In uno dei migliori libri scritti sull'innovazione - How Breakthroughs Happen  - scritto da un professore della UC Davis (Andrew Hargadon),  ho trovato una frase che - un pò in controtendenza rispetto alla convinzione diffusa - dice:
L'innovazione  non è un processo che consiste nel pensare "outside the box"  ma piuttosto quello di pensare  in "boxes" che altri non hanno visto prima