Lo spunto mi viene dall'articolo Are Accountants and CFOs killing innovation?
Titolo evocativo che rimanda ad un approccio assai diffuso - direi pervasivo - nelle aziende, non solo italiane, di governance improntata esclusivamente ai principi che ogni seria ed autorevole Business School insegna ai suoi discenti: numeri, tabelle, business plan.
Filosofia segnata da una visione del mondo "statica", ripetitiva, governabile secondo modelli meccanicistici.
Peccato che il mondo sia cambiato mentre persone e modelli mentali e di gestione siano ancora ancorati al "vecchio mondo".
Allora , che senso ha parlare di Innovazione e riempire le agende del managament con riunioni e slides belle ma che poi vengono dimenticate e sacrificate sull'altare del Quarter?
L'immagine del CFO esemplifica un approccio "conservativo" e poco incline al rischio ed al fallimento: ingredienti necessari per portare avanti progetti innovativi.
Oggi si può innovare sperimentando e riducendo i costi dei progetti ma non si può azzerare il rischio.
For big corporations – regardless of industry – making disruptive changes isn’t a question of money: many have substantial budgets and can ride out the disruption. It’s a question of mindset and how you position the innovative disruption on the balance sheet– and that can be the downfall.
E un aspetto interessante è che oggi le grandi aziende hanno risorse (economiche ed umane) per sperimentare. E' un problema di " mindset". What else?