OFF THE WHITEBOARD AND INTO THE REAL WORLD: THE INNOVATION GYMNASIUM

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The Person who says it cannot be done not interrupt the person who is doing it" - Chinese Proverb

martedì 4 marzo 2014

Una prospettiva moderna su startup, innovazione e ruolo degli investimenti pubblici

Un recente articolo scritto da  Mariana Mazzucato - professoressa di Economics of Innovation all'Università del Sussex - getta una luce interessante e ricca di  dati e fatti sul mondo e su alcuni miti, credenze, mode che circondano il mondo delle startup (startup myths and obsessions).

I dati e le osservazioni della Mazzucato - prevalentemente indirizzati alla realtà inglese ma non solo - si inseriscono  in un più ampio dibattito che coinvolge anche il nostro Paese: le startup ed il rilancio della nostra economia.

Abbiamo bisogno di credere che esistano formule a  buon mercato in grado di far recuperare al nostro Paese ,e all'intera Europa, un ritardo ormai cronico verso non solo gli Stati Uniti - che con la lucidità che sempre ha contraddistinto questa nazione, hanno ben chiaro che la minaccia alla loro ricchezza e benessere viene oggi più che mai da paesi che stanno massicciamente investendo in tecnologie, innovazione, formazione di primo livello (la Cina e  Sud Corea in primis) - ma, appunto, verso nazioni con una visione del futuro più nitida della nostra.



Guardando alla Silicon Valley si è portati a credere che basti una buona dose di capitale di rischio, tante startup ed un buon sistema universitarie per innescare la miccia dell'innovazione.

La Mazzucato ci invita però a considerare il ruolo degli investimenti pubblici: 
...many firms in Silicon Valley have benefitted directly from early-stage funding by government, as well as the ability to build their products on top of government funded technologies. Every technology that makes the iPhone smart was government-funded (internet, GPS, touch-screen display, SIRI). Apple spends relatively little on R&D compared with other IT firms precisely because it uses existing technology. It applies its remarkable design skills to these technologies, effectively surfing on a government-funded wave. Apple, Compaq and Intel also all enjoyed the benefits of early-stage public funds (SBIC in the case of Apple, SBIR in the case of Compaq and Intel).

Anche il ruolo del Venture Capital andrebbe ridimensionato, sempre nelle parole della Mazzucato:
Indeed, another obsession in the world of startups is venture capital and its role in nurturing innovation. Yet Silicon Valley firms were initially not funded mainly by venture capital. It came in after the ball had got rolling thanks to funding by the Department of Defence, the Department of Health and, more recently, the Department of Energy
ed ancora:
Venture-capital funds are not providing the kind of patient long-term finance needed for radical innovations. They are too focused on a profitable “exit”—usually through an IPO or a sale to a bigger company—within 3-5 years. But innovation often takes 15-20 years
La sola Cina prevede - in un piano quinquennale - di investire 1,7 trilioni di dollari in settori quali l'IT e le "environmentally friendly tecnologies" oltre alla China Development Bank con le sue decine di miliardi di dollari (appena 26 miliardi di $ nel 2012 !) nella green economy.

C'è la necessità di lavorare ad un "Innovation Ecosystem" piuttosto che ad un "Entrepreneurial  ecosystem" - dice sempre la Mazzucato - con meno enfasi su uno solo degli attori del sistema: le startup,  le quali  hanno bisogno delle grandi aziende e di una interazione efficace con il sistema di finanziamento pubblico e privato.
Un settore pubblico che investa in Formazione e Ricerca in modo consistente; un settore privato costituito da grandi aziende incentivate a reinvestire i loro utili in capitale umano e R&D, oltre che un sistema finanziario che investa nell'economia reale.

Cosa si può fare per l'Italia?
Abbiamo poche aziende grandi spesso guidate da executive di nomina politica poco avvezzi a temi e linguaggi da 21esimo secolo; tante startup  e startupper con una visione molto startup centrica ( "alla larga dalle grandi aziende; sono dei giganti votati all'efficienza incapaci di innovare,...").

In attesa che la Politica comprenda il valore di un ruolo più attivo nel creare le condizioni abilitanti del sistema ( in termini di investimenti ed indirizzo strategico), si può però incominciare a costruire una cultura comune, un ponte tra questi due mondi. 
Un linguaggio che permetta ai manager di capire ed investire nelle startup ed alle startup di sfruttare il capitale umano e, perchè no, finanziario di singoli manager piuttosto che delle PMI e delle grandi aziende.
Noi come InnoVits ci stiamo provando!