Ho appena finito di leggere una recensione sull'ultima fatica letteraria di Malcom Gladwell David and Goliath... in cui l'autore descrive in che modo gli underdogs ( piccole aziende, startups,...) sono riusciti a battere giganti considerati Golia invincibili.
Un caso famoso è sicuramente quello di Microsoft che negli anni '90 era un'azienda ricca, ammirata e in crescita, contrapposta , nello stesso periodo, ad Apple che invece faticava rischiando di morire (almeno fino all'arrivo di Steve Jobs).
L'interrogativo: perchè non è stata Microsoft a rivoluzionare il mondo della musica avendo risorse e talenti per farlo? Perchè è stata Apple quando era sul baratro del fallimento?
Una risposta è data da quello che viene chiamato il Il paradosso dell'innovatore .
In genere, quando un'azienda si trova nella fase di forte crescita del proprio business, con le tasche e la pancia piena (la fase di exploitation), non ha stimoli per sperimentare ed innovare mentre si troverebbe nelle condizioni migliori per esplorare nuove opportunità potendosi
permettere investimenti e rischi associati, ma difficilmente segue
questa strada preferendo sfruttare asset e risorse per innovazioni
incrementali dei propri prodotti e servizi sempre guardando ai clienti
esistenti e inseguendo fette crescenti della stessa torta.
Pensate al periodo di crescita e ricchezza sperimentato dagli operatori mobili a partire dalla seconda metà degli anni '90 e al destino, a cui sembrano essere relegati, di semplici " fornitori di infrastruttura intelligente o stupida", come dir si voglia, a favore dei più aggressivi ed agili Over the Top ( Apple, Google, Amazon).
La cultura del "bunker", della difesa ad oltranza del proprio modello di business ha un finale già scritto: il declino. Basta guardare alla fine di Blackberry. Nel 2007 così diceva il CEO di allora in occasione del lancio dell'iPhone: " è solo un altro competitor nell'arena dei produttori di smartphone..."
Alle volte le "tasche" dei "grandi" sono così piene e pesanti da non riuscire ad alzarsi e muoversi verso nuove direzioni...
Poi ci sono casi di chi, invece, capisce che è proprio quando hai le tasche piene che devi "alzarti" e "correre".